Le sue opere


1295: Vita nuova. La Vita nuova nasce dall’amore del giovane Dante per Beatrice ed è una raccolta delle poesie giovanili, collegate da parti in prosa scritte fra il 1293 e il 1295. Si può definire come un’autobiografia spirituale, dove l’amore non è descritto nella sua forma sensibile e terrena , ma come un sentimento che porta a un amore e a un ideale di vita più alti.

1304-1306: De Vulgari Eloquentia. Con questo trattato, scritto in latino, Dante vuole dare agli scrittori delle regole sull’arte dello scrivere in italiano volgare. In quest’opera, che Dante scrive solo in parte, il poeta apre una questione linguistica molto importante: la lingua volgare può sostituire il latino?

1304-1307: Convivio. Dante scrive il Convivio nei primi anni dell’esilio, in lingua volgare, con lo scopo di ricordare alle persone che governano, che lo studio della filosofia e il rispetto delle leggi morali sono una condizione necessaria per la convivenza degli uomini nella società. Il primo trattato introduce l’argomento e le finalità dell’opera; nel secondo, terzo e quarto trattato, Dante commenta sue tre canzoni.

1310-1313: De Monarchia. In questo trattato, scritto in latino, Dante affronta il tema a lui più caro: quello politico. Per il poeta, l’unica forma di governo che possa assicurare la pace e la sicurezza, è la monarchia, una monarchia universale, che rifletta nel nostro mondo l’unicità e l’universalità del regno di Dio; l’imperatore deve garantire la pace, la giustizia e la libertà degli uomini.

Le Rime: Si tratta della raccolta, ordinata dai posteri, dei componimenti poetici che Dante scrive nel corso della sua vita e che non include nella Vita Nuova e nel Convivio. I temi di queste poesie sono legati alle varie esperienze di vita del poeta: l’amore cortese, la filosofia, la politica, lo stile poetico, l’esilio.

1306-1321: Divina Commedia. La Divina Commedia è il capolavoro di Dante e l’opera che racchiude tutta la sua esperienza umana, civile, politica, spirituale e poetica. E’ composta da tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ciascuna delle quali comprende 33 canti, scritti in terzine di endecasillabi, eccetto l’Inferno che contiene un canto in più quale prologo all’intera opera. L’Inferno viene completato probabilmente verso il 1309, il Purgatorio verso il 1312, il Paradiso verso il 1318; tuttavia Dante lavora sulla Commedia fino alla morte.

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